Ri-Tratti (Urban Portraits) Mostra personale di Ale Puro
Key Gallery in collaborazione con la galleria Alessia Formaggio presenta:
Ri-Tratti (Urban Portraits) mostra personale di Ale Puro
Un corpus di circa 15 opere inedite descrive la poetica non convenzionale dell’artista, il linguaggio diretto e la volontà di trattare temi profondi attraverso un’espressione fanciullesca e apparentemente semplice. Questa volta Ale Puro si è concentrato sulla comunicazione non verbale, a partire dal gesto, con il progetto Mani illustrate, nato dal suo intenso studio su Bruno Munari, ed edito da Caramelle di carta, per approdare al ritratto. In “Mani illustrate. Quante cose può fare una mano?” la mano diventa la vera protagonista, dalle azioni più basilari come il saluto, fino ad essere espressione dei sentimenti e dell’amore. Attraverso questo percorso la mano si trasforma in un animale, un dinosauro, un viaggio, rivelandosi una parte del corpo fondamentale e archetipa dell’essere umano. Il tutto viene realizzato con la tipica giocosità dell’artista, che con un’arte vera e diretta, ci pone davanti a valori a volte scontanti ma fondamentali.
L’importanza del corpo si ripete nella serie Ri-tratti dove la mimica, o l’assenza di essa, creano una conversazione continua con lo spettatore. In queste opere Ale Puro detta un nuovo codice linguistico dove i volti diventano parole, i tratti sono estremamente grafici, come linee verticali e curve, elementi geometrici, triangoli e cerchi, qui il disegno si allarga, quasi come se fuoriuscisse dalla tela, e la fisionomia iconica dei suoi personaggi si fa ancora più essenziale, dando spazio a elementi basici, lettere di un nuovo alfabeto artistico. I colori si fanno fermi e acidi, dal giallo predominante, all’arancio pieno, al blu ceruleo fino al rosa baby. Non più manifestazioni di stati d’animo ma pietre miliari di un nuovo linguaggio.
I Ri-tratti diventano totem, portavoce di un complesso studio del volto, dove l’obiettivo primario è la semplificazione, a volte con momenti interculturali, come maschere primitive, altre lasciando solo il corpo ed abbandonando il viso. L’assenza, in questo caso urla più di qualsiasi altra presenza.
Le opere di Ale Puro sono da gustare, apprezzare la prima sensazione di piacere e di famigliarità per poi soffermarsi sul vero senso, su cosa l’artista voleva trasmettere. Una continua evoluzione che merita di essere vissuta, condivisa e portata con sé.
12 -22 Settembre 2019
@Key Gallery
via Pietro Borsieri 12 – Milano (Isola)