Descrizione
BIO
Cosimo Valsecchi nasce a Milano il 03/02/1983.
Dopo aver completato gli studi classici frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, diplomandosi in pittura nel 2009. E’ qui che, con Alberto Garutti, suo professore di indirizzo, si avvicina al linguaggio e ai codici dell’arte contemporanea; oltre alla pittura, la quale rimane il suo strumento espressivo principale, sviluppa un’interesse verso il mezzo fotografico , l’installazione video e la performance (in cui trova spazio una pluriennale esperienza teatrale precedente e parallela al percorso accademico).
Tra le varie collettive a cui partecipa, e da cui emerge una visione onirica, tratta dal “surreale”, vi è la mostra “Città fragile” – Triennale di Milano 2009. In questa occasione propone l’installazione video “Il pendolo”, una riflessione sull’effettiva esistenza del “libero arbitrio”.
Segue un periodo di viaggi e spostamenti tra Germania, Francia e Brasile, che porterà l’artista a lavorare con altre luci, altri colori, immortalando la realtà in chiave talvolta volutamente naif, attraverso l’uso dell’olio su tela o del disegno come appunto/spunto conoscitivo di ciò che l’occhio riesce a vedere.
Rientrato a Milano, collabora per due anni come assistente nello studio di Andrea Zucchi dove sviluppa una maggiore precisione e consapevolezza del segno e della pennellata.
La naturale, spiccata predisposizione alla psicologia ed all’indagine filosofica, non solo studiata ma “esperita” in prima persona, lo riporta ad un linguaggio più introspettivo ed astratto.
Attraverso l’incontro tra il medium pittorico dell’acquarello (ereditato anche dalla vena artistica materna) e la china, sviluppa numerosi lavori su carta di varie dimensioni. In queste opere la forza libera dell’acqua viene arginata dal segno più controllato e definitivo dell’inchiostro a pennino. E’ come se nel mondo interiore dell’artista coesistessero necessità contrastanti: quella di lasciarsi andare, di disperdersi, e quella di riprendere il controllo, di definirsi.
La sua prima personale “Spaesamenti” è del 2017 e racchiude in sé l’esplorazione del legame tra l’opera e il mondo interiore di chi la genera.
Essendo, quello di Cosimo, un processo di ricerca continuo, sia sul piano personale che su quello artistico, questo discorso viene traslato e coniugato nell’utilizzo di nuove tecniche, come la fusione di acquarello e olio in lavori unici, alla ricerca di una poetica sincera, nuda e scevra da dialettiche superflue.
Salvatore Gravina –
Complimenti all ‘autore!
È veramente una bellissima opera d’arte